Il cielo del mese

Il cielo del mese: dicembre 2019 e la corte di Orione

Aggiornato il 28 Novembre 2024

Mappa della costellazione di Orione – via commons

Il cielo, con le sue stelle e costellazioni ripartite in modo ineguale in esso, muta continuamente nell’arco di ore, settimane, mesi e stagioni. In base a ciò possiamo affermare che il cielo di dicembre, ad esempio, si mostra differente da quello di gennaio o maggio. Per l’osservazione della volta celeste bisogna utilizzare delle mappe del cielo che mostrano dove guardare per trovare stelle e costellazioni, ogni mese nelle prime ore della serata, alle latitudini comprese tra 35° e 45° Nord. Nel clima mediterraneo e alle nostre latitudini, la stagione più idonea per osservare è l’inverno, poichè l’aria invernale è più fredda e secca e ciò la rende anche più pura (chiara) rispetto a una stagione estiva dove l’aria risulta essere più opaca a causa del caldo.
Il cielo d’inverno è dominato da Orione, costellazione ben visibile con la quale ci possiamo orientare per rintracciare le stelle Sirio e Procione oltre a diverse costellazioni che sorgono ad Est, come il Leone, i Gemelli e l’Auriga con la sua brillantissima stella Capella. Da non perdere la costellazione del Toro con la sua stella Aldebaran (in arabo l’inseguitore, che sorge dopo le Pleiadi e sembra inseguirle), gigante arancione con un diametro quasi 40 volte maggiore di quello del Sole e i suoi celebri e brillanti ammassi delle Pleiadi e delle Iadi. Non è mai troppo presto (o troppo tardi) per volgere lo sguardo verso il cielo stellato e lasciarsi incantare dal meraviglioso luccichio che ci sovrasta: un ombrello di palpitanti spie luminose e non solo che costellano le notti prossime al Natale, piene di sogni e desideri.
Con l’avvicinarsi delle festività  natalizie il cielo somiglia a un albero di Natale con i suoi addobbi, le sue stelle brillanti e dai svariati colori, illuminato da una cascata di pianeti, da una pioggia di meteore, le “stelle cadenti“, e dalla Luna che lo attraverserà  come un gigantesco festone. Il mese di dicembre ci regala lo spettacolo dei diversi sciami meteorici: Orionidi, Andromedidi, σ-Idridi, Gemellidi, Leonidi minoridi, δ-Cancridi, ecc.

Uno scorcio del cielo di dicembre – screenshot di Stellarium

Alla latitudine di circa 40° sono visibili nove stelle che si differenziano per la loro luminosità . La prima è Vega che brilla alta nel firmamento, situata a Nord-Ovest nella costellazione della Lira, dalla tipica colorazione bianco-bluastra; poi troviamo in ordine decrescente di luminosità  Capella nell’Auriga, di colore giallastra, situata a Nord-Est; Rigel (la gamba o il piede), a circa 1000 anni luce da noi, ed è circa 44.000 volte più luminosa del Sole, anch’essa bianco-bluastra, che sorge a Sud-Est; Altair nell’Aquila, dalla colorazione bianco-giallastra, che sta per tramontare a Ovest; Betelgeuse, rossastra, che sorge a Est, se la si ponesse al posto del Sole, il suo enorme diametro la porterebbe a contenere anche l’orbita terrestre; Aldebaran nel Toro, arancione, sopra Bellatrix la donna guerriera che forma la sua spalla sinistra e Mintaka, Alnilam e Alnitak che compongono l’asterismo chiamato Cintura di Orione la più bella costellazione del cielo, che secondo la mitologia greca rappresenta il cacciatore Orione, il più imponente e il più bello tra gli uomini; Polluce nei Gemelli, giallastra, che sorge a Nord-Ovest e si avvia verso l’orizzonte.
Ovviamente non possono mancare costellazioni come l’Acquario che più di tutte domina il cielo del Sud, i Pesci, la Balena e il Pesce Australe dove vi è l’unica stella in risalto in un campo celeste povero di stelle appariscenti chiamata Fomalhaut (la bocca della balena). Sotto un cielo buio, proprio tra le stelle del Cigno e dell’Aquila, osserveremo la meravigliosa Via Lattea. A ridosso di essa, muovendosi da Est a Ovest, vi è la presenza di stelle molto luminose. Si può ammirare con attenzione il grande quadrato di Pegaso seguito da Andromeda e dai deboli Pesci cercando di individuare in maniera più attenta un puntino lattiginoso sulla parte superiore della costellazione che è la galassia di Andromeda. In alto ad Est invece, è possibile ammirare le magnifiche Pleiadi e sull’orizzonte Nord-Est si possono scorgere prima Procione al centro della piccola costellazione del Cane Minore e circa 40 minuti più tardi, Sirio (la stella del Cane), la stella più brillante del cielo notturno. Nelle notti di Natale non ci resta che scrutare la volta celeste, apprezzandone i movimenti, le sue meraviglie ed emozionarsi davanti allo spettacolo dell’Universo di cui anche noi facciamo parte, riappropriandoci collettivamente del reale.

Scritto da

Eduinaf Avatar Autori Stefano Cidone

Laureato in Astrofisica presso l’Università della Calabria. Insegnante di Fisica e Matematica in Istituti d’Istruzione Superiore e attualmente al Polo Tecnologico "Donegani-Ciliberto" di Crotone. Presidente del Circolo Astrofili "Luigi Lilio" di Torretta (KR) e Socio dell'Associazione Astrofili Savelli, dove svolge un'attività di educazione e promozione della scienza e di divulgazione dell’astronomia.

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