Sud

Mensa

Descrizione

La piccola costellazione della Mensa, tipica del cielo dell’emisfero meridionale, venne introdotta dall’astronomo francese Nicolas Louis de Lacaille con il nome di Mons Mensae, nome con cui era all’epoca conosciuta la Montagna Tavola (Table Mountain) in Sudafrica.

Oggetti celesti più importanti

La costellazione della Mensa è la meno luminosa delle 88 costellazioni moderne. La sua stella più brillante, Alpha Mensae, una nana gialla, ha una magnitudine apparente di circa 5.08 e dista da noi 33 anni luce. Le altre due stelle più luminose, la gigante arancione Gamma e la gigante gialla Beta, hanno una magnitudine rispettivamente di 5.18 e 5.30.
All’interno dell’area coperta dalla costellazione è possibile trovare la parte più meridionale della Grande Nube di Magellano (la parte più vasta si trova all’interno della costellazione del Dorado), una delle galassie satelliti della Via Lattea, distante 163000 anni luce. Tra le stelle presenti in questa porzione della Nube segnaliamo R71, una stella variabile blu che nel 2012 si rivelò un milione di volte più luminosa del Sole.

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La Grande Nube di Magellano ritratta a partire dai dati raccolti dal satellite Gaia – via commons

Tra gli altri oggetti celesti si segnalano gli ammassi NGC 1987 e NGC 1848 e la galassia a spirale IC 2051. Inoltre è presente anche il quasar PKS 0637-752, il primo oggetto celeste fotografato dal telescopio a raggi X Chandra.

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IC 2051 ritratta dal telescopio spaziale Hubble – via commons

Ascensione retta centrale: 5 hrs

Declinazione centrale: -80°

Visibile in: emisfero

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