La comeda Leonard

In queste notti di dicembre, in cui ci avviciniamo a Natale, non poteva mancare una cometa ad accendere i nostri cieli. Si chiama Leonard e nei primi giorni di dicembre è diventata visibile a occhio nudo nel cielo del mattino. Leonard ha raggiunto la minima distanza di circa 34 milioni di km dalla Terra il 12 dicembre 2021. Dal 13 dicembre in poi è iniziato un periodo in cui la cometa, molto bassa sull'orizzonte, è osservabile tra le 17 e le 18 locali, anche se con qualche difficoltà, essendo il cielo non ancora perfettamente buio a quell'ora. A fine dicembre, la cometa tornerà a essere invisibile a occhio nudo e si appresterà al passaggio al perielio.
La sfida di scattare una foto alla sfuggente cometa di Natale non poteva che galvanizzare i lettori di EduINAF e gli appassionati del cielo di tutto il mondo, che hanno prodotto le bellissime immagini che vedete qui sotto.

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Maggiori informazioni sulla cometa Leonard
Il 2021 si è aperto con la scoperta della cometa C/2021 A1 (Leonard) quando era a circa 5 unità astronomiche dal Sole (pari a 750 milioni di km). Si tratta di una cometa che percorre un'orbita eliocentrica a grande eccentricità al limite dell'iperbolico: l'orbita è retrograda con un'inclinazione di ben 133° sul piano dell'eclittica. La Leonard passerà al perielio il 3 gennaio 2022 – a un anno esatto dalla scoperta – giungendo fino a 91 milioni di km dal Sole: una distanza non troppo ridotta, quindi è molto probabile che il nucleo sopravviva al calore della nostra stella e ritorni verso i confini del Sistema solare.
Anche se non molto visibile, la Leonard potrebbe riservarci altre sorprese: il 18 dicembre la cometa è passata a soli 4,3 milioni di km da Venere, il pianeta che in questi mesi è ben visibile a ovest subito dopo il tramonto del Sole. A seguito di questo passaggio, è probabile che sul pianeta Venere succeda un fenomeno analogo a quello che accade sulla Terra per gli sciami metoritici. Polveri e gas lasciati dalla Leonard sulla sua scia potranno entrare nell'atmosfera di Venere ad alta velocità e bruciarsi in atmosfera, dando luogo a brillanti fireball. Queste stelle cadenti venusiane, del tutto analoghe a quelli che vediamo nel nostro cielo, potrebbero anche essere visibili sul disco del pianeta Venere dalla Terra.

Tratto e riadattato dal Blog di Albino Carbognani, INAF

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