C’è un cuore nella nostra galassia, o almeno una immensa regione gassosa che in forma prospettica il nostro cervello assocaia a una figura di sua conoscenza per effetto della cosiddetta “pareidolia” o illusione pareidolitica (dal greco èidÅlon, immagine, col prefisso parà , vicino), una illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili naturali o artificiali dalla forma casuale.
Si tratta della nebulosa diffusa IC1805 in associazione all’ammasso stellare aperto “Melotte 15” visibile nella costellazione di Cassiopea. Una regione di idrogeno ionizzato molto estesa, ad una distanza stimata sui 7500 anni luce dalla Terra, caratterizzata da due grosse aree apparentemente vuote che rendono la nebulosa simile ad un “cuore”. Al suo interno si trova un sistema di piccoli ammassi stellari poco concentrati responsabili della ionizzazione della nebulosa. Nei pressi della nebulosa sono attivi degli episodi multipli di formazione stellare, con una una super bolla in espansione formata da idrogeno ionizzato dell’estensione di 3900 anni luce emergente dal piano galattico e originata dall’azione del vento stellare di una prima generazione di stelle massicce. Il tutto nato da una nube molecolare gigante dissoltasi a causa di un primo intenso episodio di formazione stellare.
Questo dice la scienza e l’amata astrofisica, questo raccontano le ricerche svolte, riportandomi ai ricordi degli studi universitari di spettroscopia, formazione ed evoluzione stellare, shock e onde d’urto, venti stellari e ionizzazione del gas. Eppure, per quanta splendida fisica e chimica possa esserci dentro, in questa immagine che ho rincorso per anni ancor più che un cuore io ci vedo l’amore e la passione per l’astronomia che questi mondi spettacolari e violenti e silenziosi e immensi che costituiscono gli spazi interstellari trasmettono a chi si sofferma ad ammirarli, a sognarli, a cercare di capirli, stregato dal fascino in cui viene rapito ogni amante del cielo stellato. Eccolo lì quindi il cuore, è il cuore pulsante di una passione, qualunque sia, senza la quale vivere è solo sopravvivere.
Dati di scatto
Obiettivo: Ts Optics 70ED 70/420 mm
Canon 1100d mod. + Optolong L-eXtreme
Bortle: 7
ISO: 3200
Light: 122×182″
Dark: 75
Flat: 40
Darkflat: 42
Bortle: 7/8
Totale: 6 h 10 m
ISO: 6400
Light: 103×90″
Dark: 46
Flat: 40
Darkflat: 42
Bortle: 4/5
Totale: 2 h 35 m
Totale: 8 h 45 m
Elaborazione: Deep Sky Stacker + Photoshop CC
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