Primaria Osservatorio Astronomico di Padova Scheda didattica Scienze: Geografia e orientamento

L’orizzonte: punti di vista diversi dello stesso paesaggio

Questa attività didattica introduce il concetto di orizzonte

Aggiornato il 21 Novembre 2023

Questa attività dell’INAF-Osservatorio di Padova introduce il concetto di orizzonte attraverso l’sservazione della realtà circostante.

Descrizione breve

Questa attività è finalizzata ad introdurre il concetto di orizzonte. Si propone di osservare la consueta realtà circostante ed il movimento di qualche compagno/a, dapprima in aula attraverso una cornice poi attraverso la finestra e di disegnare in trasparenza ciò che si vede. La parte più difficile è quella relativa alla rappresentazione dell’orizzonte rilevato dal vero.

Obiettivi

Lo scopo di questa attività è di far comprendere che a seconda della posizione da cui si osserva:

  • gli stessi oggetti vengono visti in modo diverso;
  • si possono vedere anche oggetti diversi.

Inoltre gli alunni si cimentano disegnando su di una superficie non orizzontale.

Valutazione

Si veda il file allegato per una verifica formale dell’apprendimento.

Materiali

  • fogli comuni o di quaderno;
  • fogli di acetato o carta semitrasparente;
  • forbici;
  • cartoncino;
  • tubi di cartone tondi di diametro vario;
  • pennarelli colorati;
  • finestre poste su piani diversi ma poste nella stessa posizione.

Prerequisiti

Questa attività è pensata per la seconda classe della scuola primaria. È necessario che siano ben chiari i concetti posizionali “vicino/lontano“, i concetti dimensionali “grande/piccolo” e la loro relatività.
L’attività può essere svolta in parallelo con Come cambiano le ombre: in questo caso si potrebbe far notare la diversa posizione del sole sull’orizzonte durante la giornata e il motivo per cui il sole non si vede di notte.

Informazioni preliminari

Si spiega agli studenti che verrà svolta questa attività di 2 ore in cui dovranno osservare, disegnare e di conseguenza comprendere alcune cose legate alla Natura di come è fatto il nostro pianeta e di come noi e i nostri occhi osservano il mondo che ci circonda.
Non sono necessarie altre informazioni preliminari visto che gli studenti dovranno dedurre attivamente le conclusioni dall’esperienza che stanno compiendo.

Descrizione completa

Parte 1. Punto di vista e orizzonte

  1. L’insegnante invita i bambini/e a ritagliare una cornice in un cartoncino poi ad inquadrare l’ambiente attorno: cosa si vede? lo stesso si può fare utilizzando tubi di cartone tondi di diametro diverso. domandare cosa si riesce a vedere restringendo il campo di vista in questo modo;
  2. un bambino si posiziona in fondo al corridoio e poi avanza lentamente. I compagni osservano la scena e i particolari ambientali guardando attraverso le loro cornici. Domandare di descrivere cosa gli alunni possono vedere, in particolare se il compagno/a appaia sempre della stessa dimensione e di descrivere i particolari dell’ambiente circostante visibili dentro la cornice;
  3. far disegnare un paesaggio con le colline sullo sfondo, una casa davanti a questa e una persona in primo piano; in seguito costruire la stessa scena tridimensionale ritagliando le sagome sul cartoncino per incollarle su un ulteriore cartoncino di base in modo da poter evidenziare la profondità di campo dell’immagine; confrontare i disegni iniziali con la costruzione tridimensionale;
  4. Discutere a questo punto il significato del termine “orizzonte”, inteso come “quella linea al di sotto della quale gli oggetti non sono visibili”; porre con forza in evidenza che questa linea dipende dal luogo da dove si compie l’osservazione, ed è quindi relativa.
    ATTENZIONE a non confondere l’orizzonte locale , quello appena illustrato, con il concetto di “orizzonte astronomico (celeste)”, il quale è definito come “il cerchio massimo sulla sfera celeste che la divide in due emisferi, il superiore visibile dall’osservatore, quello inferiore invisibile”. Prestate particolare attenzione a queste definizioni, purtroppo la confusione tra i due orizzonti (locale e astronomico) si ritrova in alcuni testi scolastici.

Parte 2. Disegnare l’orizzonte da punti di osservazione diversi

  1. Porsi davanti ad una finestra di una stanza situata al piano terra e disegnare su di un foglio ciò che si vede all’esterno;
  2. ogni alunno/a riporta i contorni delle figure che ha disegnato su di un foglio di carta semitrasparente o acetato;
  3. ripetere l’esperienza osservando e disegnando da tutti i piani sovrastanti, cambiando ogni volta il colore del pennarello per disegnare il profilo dell’orizzonte;
  4. al termine del lavoro ciascun alunno/a deve avere almeno due fogli con orizzonti tracciati di colori differenti;
  5. avvicinare i disegni fatti ai vari piani, discutere cosa è diverso e quale sia la causa, consolidando così il concetto di punto di vista.

Informazioni aggiuntive

Suggerimenti didattico-metodologici

E’ importante che l’operazione di disegno degli orizzonti sia concordata e discussa con i bambini/e; occorre lasciare spazio alla discussione, per l’acquisizione corretta di un metodo scientifico. Non c’è nulla di sbagliato a priori: occorre definire le convenzioni e le condizioni in cui fare le esperienze in modo che esse siano riproducibili. Tutti i bambini/e devono eseguire l’esperienza. Il momento di discussione finale deve essere tenuto separato dalla raccolta dei dati, ma deve comunque avvenire al più nella giornata successiva in modo da avere ancora in mente l’esperienza stessa. Poiché tutta l’attività si svolge con spostamenti in piani diversi, si presenta di per sé come momento ludico e quindi non necessita di gioco di consolidamento, semmai di un momento di discussione.

Proposta di guida per la discussione

Quanto segue è una possibile traccia per la discussione in classe, ricordando quelli che sono gli obiettivi fondamentali dell’U.D.: far comprendere che a seconda della posizione da cui si osserva

  • gli oggetti vengono visti in modo diverso;
  • si possono vedere anche oggetti diversi. Dividere la discussione in due momenti.
  1. Confronto fra i due orizzonti eseguiti da uno stesso bambino (nei due piani diversi), sovrapponendo i due orizzonti ottenuti.
    • Quale linea di orizzonte è più alta rispetto all’altra? Perché?
    • Quale linea di orizzonte è più bassa rispetto all’altra? Perché?
    • Hai disegnato proprio la linea sotto la quale non si vedeva nulla? Controlla.
    • Che cosa vedevi davanti ai tuoi occhi?
    • Può esistere una linea di orizzonte che sia la medesima per tutti? Perché?
  2. Confronto fra gli orizzonti del medesimo piano ottenuti da bambini/e diversi. Posizionando uno a fianco all’altro gli orizzonti ottenuti da bambini/e di altezza diversa o sovrapponendoli, chiedere:
    • Che cosa vedeva il primo bambino davanti a sé e cosa vedeva il secondo bambino?
    • Quali sono le differenze e le somiglianze fra i due orizzonti?
    • A quale altezza si sono posti i due bambini/e per disegnare la linea di orizzonte?

Conclusioni

Chiedere agli studenti perché è importante capire il concetto di orizzonte. Eventualmente spiegare loro che il concetto scientifico assume anche altri significati figurati.

Allegati

Verifica

Ringraziamenti: Laura Paganini