Cronache dalla scuola PCTO

Quel PCTO a Velletri che misurava le stelle

Il racconto del PCTO “Women Measuring Stars” del Landi di Velletri: un viaggio tra scienza, inclusione e ricerca astronomica

Pcto2025 Women Measuring Stars Studenti

Tra gennaio e febbraio 2025, ventinove studentesse e studenti del Liceo “Ascanio Landi” di Velletri (RM) hanno partecipato al progetto PCTO Women Measuring Stars: le immagini astronomiche e l’ottica adattiva, realizzato in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) nell’ambito dell’omonimo progetto PRIN.
All’insegna dell’inclusione, il titolo richiama le tante donne che “misurano le stelle”, sia nel passato che oggi. Come Annie Jump Cannon ed Henrietta Leavitt, che all’inizio del novecento sono state protagoniste di scoperte decisive per l’astrofisica grazie al loro lavoro di catalogazione e analisi delle lastre fotografiche. Allo stesso tempo, il titolo sottolinea il ruolo delle scienziate contemporanee dell’INAF, che hanno preso parte agli incontri come tutor e modelli ispiratori per le nuove generazioni.
Le studentesse e gli studenti hanno seguito un percorso strutturato in quattro incontri, ciascuno con un tema di approfondimento diverso: dall’impatto sociale degli osservatori astronomici alla creazione delle immagini astronomiche, dall’analisi dei dati che hanno rivelato il buco nero al centro della Via Lattea fino allo studio degli ammassi globulari. Tutti gli incontri prevedevano un laboratorio pratico, che è stato affrontato in gruppi. I laboratori sono stati progettati con diverse metodologie, tra cui il debate, basata sul confronto tra opinioni con rispetto e correttezza, l’approccio hands-on, che che enfatizza l’esperienza pratica e l’apprendimento attivo attraverso l’azione diretta, e l’inquiry-based learning, che stimola l’apprendimento attraverso la ricerca attiva, l’analisi di dati reali e la costruzione autonoma di conoscenze.

Un dibattito tra scienza e società

Pcto2025 Women Measuring Stars Debate

Uno dei laboratori ha posto i partecipanti di fronte a un tema cruciale: l’impatto sociale e ambientale delle grandi infrastrutture astronomiche. Attraverso il format Play Decide (vedi l’attività didattica Play Decide: Argomentare e dibattere sui grandi osservatori astronomici), i ragazzi hanno scoperto una serie di fatti, problemi e storie che coinvolgono molti attori diversi, dalla comunità locale agli scienziati, informandosi per poi intavolare un dibattito intorno alla costruzione di un nuovo osservatorio.
Ne sono emerse riflessioni profonde sulla responsabilità della ricerca e sull’equilibrio tra progresso scientifico e rispetto dei diritti delle persone e dell’ambiente. L’attività ha permesso di esercitare pensiero critico, analisi delle fonti e capacità di argomentare, stimolando la consapevolezza che la scienza non è mai separata dalla società in cui si sviluppa.

Immagini spaziali

In un altro laboratorio, i vari gruppi hanno lavorato all’elaborazione di immagini astronomiche. Dopo aver approfondito lo spettro elettromagnetico e i principi base della fotografia digitale, studenti e studentesse hanno estratto dall’archivio online dell’Agenzia Spaziale Europea alcune immagini grezze del telescopio spaziale James Webb, utilizzando il software gratuito GIMP per trasformarle in splendide immagini a colori di nebulose e galassie.
Non solo: sulla base di questa esperienza, i diversi gruppi hanno realizzato dei poster e altri elaborati creativi. A partire dall’analisi dello Stephan’s Quintet, un gruppo di galassie interagenti, uno dei gruppi ha realizzato un brano musicale originale, con l’aiuto di software di intelligenza artificiale, unendo scienza e creatività per comunicare la bellezza dell’universo in modo accessibile ed emozionante.

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Il quintetto di Stephen. Crediti: Spagnoli, Perillo, Castaldo

Al centro della Via Lattea

Il terzo laboratorio ha portato i ragazzi a esplorare il cuore della nostra galassia, analizzando vere immagini astronomiche raccolte nel corso di un decennio per stimare la massa del buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea (vedi l’attività didattica Stimare la massa del buco nero centrale della Via Lattea). Grazie al software Astrolab, hanno potuto esplorare le immagini nel formato FITS, usato in astronomia, seguendo di anno in anno la posizione delle stelle intorno al centro galattico e calcolandone le orbite.
Un’esperienza che ha mostrato come i dati astronomici possano condurre a scoperte di rilevanza mondiale, come quella premiata con il Nobel per la Fisica 2020. Il confronto con dati più recenti ha anche permesso di verificare l’importanza dell’ottica adattiva, una tecnologia che corregge le distorsioni introdotte dall’atmosfera per migliorare la nitidezza delle immagini ottenute dai grandi telescopi terrestri.

Pcto2025 Women Measuring Stars Via Lattea

Ammassi globulari e storia dell’universo

Infine, un laboratorio dedicato all’evoluzione stellare ha guidato gli studenti nell’uso del diagramma colore-magnitudine, uno strumento chiave per ricostruire le diverse fasi della vita delle stelle. Grazie a una serie di cataloghi basati sui dati del telescopio spaziale Hubble e con l’aiuto del software TOPCAT, hanno analizzato svariati ammassi globulari e galassie nane, stimandone l’età sulla base delle caratteristiche delle loro stelle. Questi antichi insiemi stellari hanno offerto lo spunto per comprendere meglio la formazione delle galassie, di cui questi agglomerati sono i primi blocchi, e la storia primordiale dell’universo.

Pcto2025 Women Measuring Stars Ammassi Globulari

Quattro tappe, tra scienza e cittadinanza

Dibattito, inclusione, ricerca e analisi dati: i quattro momenti del PCTO hanno mostrato come l’astronomia possa essere un terreno fertile per sviluppare competenze scientifiche e umane. Le studentesse e gli studenti del Liceo “Ascanio Landi” hanno potuto misurarsi con strumenti moderni, metodologie di ricerca e sfide etiche, scoprendo al tempo stesso la forza della collaborazione e della creatività.
A conclusione del percorso, un quinto incontro sotto forma di mini-convegno scientifico si è tenuto presso l’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma. In questa occasione, le ricercatrici e ricercatori INAF hano presentato i loro risultati più recenti, a cui hanno fatto seguito le relazioni dei quattro gruppi di studentesse e studenti, che hanno raccontato la loro esperienza e i risultati ottenuti durante i vari laboratori. Il progetto Women Measuring Stars ha unito il rigore della scienza con l’apertura al dialogo e all’immaginazione, offrendo ai giovani partecipanti l’occasione di sentirsi parte attiva del mondo della ricerca, oggi e domani.

I protagonisti

Il progetto è stato reso possibile grazie all’impegno e alla partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse del Liceo “Ascanio Landi” di Velletri. Ogni gruppo ha contribuito con entusiasmo e creatività ai diversi laboratori del percorso:

Gruppo 1: Viviana Alessandroni (IV L), Gaia Belluzzo (IV L), Andrea Campana (III C), Rebecca Del Ferraro (III N), Elisa De Santis (III C), Arashpreet Kaur (III N), Giorgia Leoni (III C), Daniel Palermo (III C).
Gruppo 2: Francesco Maria Caracci (IV B), Umberto Matteo Castaldo (IV B), Flavio Cellucci (IV B), Samuele Corbi (IV B), Leonardo Giurascu (IV B), Marta Perillo (III N), Giacomo Spagnoli (IV B).
Gruppo 3: Ilaria Di Gioia (III B), Francesco Marrucci (III B), Davide Mosciatti (III B), Arianna Neglia (III B), Gabriele Pesante (III B), Elena Radu (III B).
Gruppo 4: Sofia Ambrosetti (III L), Francesco Borghini (III D), Andrea Dominizi (III D), Claudia Fatale (IV B), Pietro Memet (III C), Elena Monderna (III L), Francesco Petrini (III C), Marianna Reali (IV A).

Il percorso è stato guidato da Claudia Mignone (INAF-sede centrale) con il supporto del tutor dell’INAF – Riccardo Leoni (INAF-OAR) e la partecipazione di, Laura Schreiber (INAF-OAS Bologna), Giuliana Fiorentino (INAF-OAR), Maria Tantalo (INAF-OAR), Antonino Nunnari (INAF-OAR e Università di Roma Tor Vergata) – e dai docenti del Liceo Ascanio Landi – Angelo Mastroianni, Sabina Sabatini e Teresa Tamburlani – che hanno reso possibile la realizzazione del progetto e ne hanno accompagnato lo svolgimento.

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Scritto da

Claudia Mignone Claudia Mignone

Astrofisica e comunicatrice scientifica, tecnologa all'Istituto Nazionale di Astrofisica.

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