Articolo di Chiara Bruno e Guglielmo Magliuolo (Liceo Classico A. Genovesi di Napoli) a conclusione del progetto PCTO “Divulgare l’Universo un viaggio tra scienza e mito” svolto presso l’INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte Napoli.
- Tutor INAF : Maria Teresa Fulco-Responsabile (INAF-OACNA), Giulia De Somma (INAF-OACNA), Modestino Iafanti. (INAF-OACNA) e Amata Mercurio (UNISA e associata INAF).
- Tutor Liceo Classico A. Genovesi di Napoli : Venere Fiore, PCTO VB, Immacolata Tallarino Referente PCTO Liceo A. Genovesi
Per info vai alla pagina web dell’evento conclusivo.

Da sempre il mondo delle stelle rappresenta un’inesauribile fonte di ispirazione anche per gli uomini di lettere, affascinati dalla sua immensità, nella quale ognuno di noi può perdersi o ritrovarsi. Gli antichi hanno tentato di addomesticarne l’incomprensibilità creando legami tra i corpi celesti, che venivano associati alle più importanti figure del mito.
Il rilievo che lo spazio ha avuto nella letteratura classica e moderna ha spinto noi studenti della V B del Liceo Classico Antonio Genovesi a svolgere il nostro percorso di PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) presso l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, sezione napoletana dell’Istituto Nazionale di AstroFisica nell’anno scolastico 2024-2025.
Questa esperienza si è snodata tra lo studio di stelle e galassie e il racconto dei miti che si celano dietro le costellazioni. Alcuni strumenti, come la divulgazione scientifica ed il videomaking, ci hanno consentito di trovare un punto di contatto tra ambiti disciplinari apparentemente distanti.
La ricercatrice Giulia De Somma ci ha presentato dei dati fondamentali riguardanti le stelle, che nascono dalle nebulose e vivono bruciando l’idrogeno contenuto al loro interno. Quando l’idrogeno si esaurisce, la stella muore e – a seconda delle sue dimensioni – va incontro a destini diversi: le stelle piccole si trasformano in giganti rosse e, esaurite le scorte di gas da bruciare, si trasformano in nane bianche; le stelle più grandi esplodono in supernove per poi diventare buchi neri o stelle di neutroni.
Durante la lezione della professoressa Amata Mercurio abbiamo approfondito le nostre conoscenze sulle galassie: grandi insiemi di stelle, sistemi, ammassi ed associazioni stellari, gas e polveri, legati assieme dalla reciproca forza di gravità. La loro classificazione si basa su forma e dimensioni. Ad esempio, la Via Lattea – la galassia cui appartiene il nostro Sistema Solare – è una galassia a spirale barrata.

La divulgatrice scientifica Maria Teresa Fulco ci ha introdotto al mondo della mitologia delle costellazioni attraverso una lezione immersiva in planetario, mostrandoci come mito e astronomia siano strettamente legati: il primo offre un contesto simbolico e narrativo, mentre la seconda fornisce gli strumenti per comprendere scientificamente l’universo. Questo approccio integrato ci ha aiutato a vedere le stelle non solo come corpi celesti, ma anche come custodi di storie che parlano del rapporto profondo t’essere umano e il cosmo.
Grazie all’aiuto del tecnico informatico e del suono Modestino Iafanti, siamo riusciti a mettere insieme le conoscenze acquisite sviluppando un percorso che include delle interviste agli esperti coinvolti nel progetto.
Infine, abbiamo raccolto i frutti di questo lavoro durante l’evento finale del 4 giugno 2025, che ha visto protagonisti noi studenti. In questa occasione, abbiamo presentato delle brevi lezioni in planetario sulle costellazioni e sui miti che si celano dietro di esse, dopo aver descritto la natura fisica delle stelle che le compongono.
La scoperta di queste connessioni ha ampliato i nostri orizzonti per consentirci di prendere decisioni più consapevoli riguardo il nostro futuro e ci ha permesso di consolidare le nostre competenze trasversali, fondamentali per entrare nel mondo del lavoro.
Add Comment