Aggiornato il 10 Settembre 2021
La domanda se vi sia vita fuori dal pianeta Terra è diventata sempre più urgente e negli ultimi anni da tema di pura speculazione intellettuale si è trasformata in questione scientifica affrontabile nell’ambito del metodo scientifico. Gli scienziati hanno acquisito infatti strumenti e messo a punto tecnologie sofisticate che permettono loro di scoprire nuovi pianeti fuori dal sistema solare e studiare le caratteristiche fisiche delle loro atmosfere, alla ricerca di quei segni che potrebbero indicare la presenza di attività biologica.
All’interno di questa tematica si inserisce la ricerca di vita intelligente nella Galassia. Al momento non abbiamo nessuna prova dell’esistenza di civiltà extraterrestri tecnologicamente evolute. Nel 1961 l’astrofisico americano Frank Drake produsse una formula, da allora nota come equazione di Drake, che, facendo alcune ipotesi ragionevoli, permette di ottenere una stima del numero di civiltà intelligenti presenti nella galassia ad un certo momento. C’è da dire che gli scienziati sono molto divisi sulla validità scientifica di queste stime o sull’utilità dell’equazione stessa a causa delle numerose incognite presenti.
In effetti giocando coi parametri dell’equazione si ottengono valutazioni a volte troppo ottimistiche, a volte troppo pessimistiche. D’altra parte valutazioni troppo ottimistiche si scontrano con le logiche conseguenze di quello ormai noto come paradosso di Fermi:
Apparentemente sembra una domanda bizzarra, ma attraverso ragionamenti sottili si evince che se vi sono civiltà extraterrestri a tecnologia evoluta con a disposizione un lungo lasso di tempo per svilupparsi, prima o poi a questa civiltà sarebbe possibile colonizzare l’intera galassia. Il fatto che non abbiamo ricevuto nessuna visita da civiltà extraterrestri suggerirebbe che non vi sono molte civiltà extraterrestri con tecnologia abbastanza evoluta nella galassia o che almeno esse non durano abbastanza a lungo: un duro monito riguardo al nostro stesso futuro.
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