Aggiornato il 28 Novembre 2024
Utilizzando la metafora moderna dell’universo come condominio, metafora che viene sviluppata soprattutto in alcune delle illustrazioni, Angelo Adamo conduce il lettore alla scoperta dell’universo lì fuori, quello oltre i limiti della gravità del nostro pianeta. Il viaggio, però, non è una semplice guida galattica tra gli oggetti cosmici, ma un percorso che si sviluppa tra arte e letteratura, permettendo di scoprire come i punti di contatto tra queste due espressioni umane con la scrittura scientifica siano molte di più di quelle che generalmente si pensano.
Domicili cosmici, edito dalla sempre meritoria Codice, è infatti ricco di citazioni sia tratte da opere di letteratura sia tratte da saggi e articoli, e ciò che emerge in particolare è come spesso le visioni degli scrittori e quelle degli scienziati non si discostino molto le une dalle altre: è solo nell’approccio e nello stile di scrittura che si evidenzia una certa differenza, o negli obiettivi dello scrivente.
Certo, poi ci si trova con romanzi come Le mappe del cielo di James Blish, che è stato anche collaboratore di Star Trek (che invece è presente, insieme con tanta e altrettanto buona fantascienza), e ci si ritrova di fronte a passi che sarebbero perfetti per un libro di divulgazione astronomica, se non anche in un articolo scientifico vero e proprio. Ho citato quest’ultimo perchè non si trova nel testo di Angelo (che mi perdonerà per la confidenza!), volendo lasciare al lettore la scoperta dei grandi personaggi che vengono citati nel testo, oltre agli ovvi Galileo Galilei e Isaac Newton, o all’altrettanto ovvio, ma spesso un po’ bistrattato, Giordano Bruno, figura che Adamo approfondisce come ho visto fare in pochi altri testi.
Il testo, però, nonostante la ricchezza di spunti e la profonda ironia dello stile adottato, ironia che viene enfatizzata dalle illustrazioni che arricchiscono le pagine, non rinuncia anche a un qual certo rigore nell’esposizione di quella che è una delle più appassionanti ricerche astronomiche di tutti i tempi, quella per rispondere all’annosa domanda Siamo soli nell’universo? È proprio il particolare percorso, impostato in maniera cronologica (salvo alcuni doverosi salti per raccontare in maniera più agevole alcuni passaggi che altrimenti sarebbero rimasti un po’ “appesi”), che rende Domicili cosmici qualcosa di più di un semplice libro sugli esopianeti e sulla ricerca della vita nell’universo.
In un certo senso è anche un libro su noi stessi. Il tutto scritto con quella stessa carica di autoironia che, in fondo, si trova anche in una famosa citazione di Walter Banjamin a proposito di Topolino:
Vorrei chiudere con le domande con le domande con cui Angelo Adamo finisce la sua lunga corsa: ci andremo? [riferito agli esopianeti – NdGF] E, in caso di risposta positiva, come faremo? Di questo, però, discuteremo in una futura recensione, perchè questa, ormai, è giunta al termine.
Abbiamo parlato di:
Domicili cosmici
Angelo Adamo
Codice Edizioni, 9 novembre 2022
400 pagine, brossurato, b/n – € 23.00
ISBN: 9791254500408
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