Osservatorio Astrofisico di Torino

A Torino la struttura di ricerca dell'Istituto è l'Osservatorio Astrofisico di Torino che si è costituito, all'inizio del 2012 in seguito alla fusione di due importanti e storiche istituzioni torinesi: l'Osservatorio Astronomico di Torino con l'Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario di Torino, già erede dell'Istituto di Cosmogeofisica del CNR.
L'origine dell'Osservatorio risale al 1759, quando il re Vittorio Amedeo III di Savoia diede a Giovanni Battista Beccaria l'incarico di determinare l'arco di meridiano locale. Gli strumenti astronomici usati per queste misure diventarono il primo nucleo della specola, che a quel tempo era situata nel centro della città. Nel 1912 venne spostato sulla collina di Pino Torinese.
La scuola astronomica di Torino iniziò con lo studio della meccanica celeste formulata da Joseph Louis Lagrange, che fondò l'Accademia delle Scienze di Torino. L'Astrometria classica, la Geodesia e la Planetologia costituirono il principale campo di attività astronomico a Torino per molto tempo, fino al 20° secolo. Venendo ai giorni nostri, i programmi di ricerca portati avanti dall’Osservatorio spaziano dall'astrofisica teorica ed osservativa, alla fisica delle "astroparticellare" e includono attività di progettazione e sviluppo sia di strumentazione a Terra che per le missioni spaziali.
L'Osservatorio Astrofisico di Torino è ed è stato coinvolto in vari progetti spaziali: SOHO, HIPPARCOS, PIAZZI, IMPACT, GAIA, SOLAR ORBITER, JUNO e tra i più interessanti esperimenti del settore astroparticellare, quali Pierre Auger Observatory, KASCADE Grande, ARGO, LVD, CTA, frutto di estese collaborazioni internazionali.

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