Inverno Primavera Nord

Orione

Aggiornato il 4 Dicembre 2021

Descrizione

La costellazione di Orione è indubbiamente una delle più facili da individuare nel cielo notturno. La figura che rappresenta è quella di un cacciattore rappresentato con lo scudo alzato e un bastone nell’altro braccio pronto a colpire il Toro, che si trova di fronte a lui. Inoltre si dinstinguono anche la Cintura e, poco sotto questa, la Spada di Orione.
Alcuni storici ritengono che Orione, Toro e Pleiadi siano rappresentati in uno dei graffiti ritrovati sulle pareti delle grotte di Lascaux.
Insieme con Orione, si trovano in cielo anche i suoi cani da caccia, il Cane Maggiore e il Cane Minore.

Oggetti celesti più importanti

Alpha Orionis, ovvero Betelgeuse, marca la parte iniziale del braccio destro di Orione.
Betelgeuse è una stella pulsante di grande massa distante 590 anni luce; le sue pulsazioni, il cui periodo è di quasi 6 anni, causano una notevole variazione nella sua luminosità.
Sembra che, quando Roy Batty, interpretato da Rutger Hauer, in Blade Runner citi i bastioni di Orione in realtà si stia riferendo proprio alla stella Betelgeuse:

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.

Beta Orionis, ovvero Rigel, marca il ginocchio sinistro di Orione ed è una delle stelle più brillanti tra quelle conosciute (è la sesta più luminosa).
Attualmente Rigel è luminosa quanto Betelgeuse al suo massimo nonostante disti da noi quasi il doppio (900 anni luce); questo perché è una stella ancora giovane.
Rigel è in realtà una stella doppia ma la compagna non è facilmente visibile a causa della grande brillantezza di Rigel.
Gamma Orionis, nota come Bellatrix, marca la spalla destra di Orione; dista da noi la metà di Rigel ma è 25 volte meno luminosa di quest’ultima.

M42 – via commons

Nota anche come M42, ovvero il 42.mo oggetto nel catalogo celeste redatto dall’astronomo Charles Messier, la Nebulosa di Orione è una nebulosa diffusa posta nella parte meridionale del Braccio di Orione. Visibile anche a occhio nudo, si trova a poco oltre i 1300 anni luce da noi con un’estensione di 24 anni luce, ed è una regione di formazione stellare. Buona parte delle informazioni che abbiamo riguardo ai processi di formazione delle stelle e dei possibili sistemi planetari le abbiamo ottenute proprio osservando la Nebulosa di Orione.
Per quel che riguarda l’osservazione da Terra, la Nebulosa si trova poco sotto la Cintura di Orione e costituisce l’asterismo della Spada di Orione insieme con la Nebulosa De Mairan, M43, con il sistema stellare 42 Orionis, con l’ammasso aperto del Trapezio, e con Iota Orionis, nota anche con i nomi di Na’ir al Saif o Hatsya.

M78 – via commons

M78 è un’altra nebulosa, dal colore bluastro ed illuminata dalla luce emessa dalle stelle che si trovano in tale area.

Barnard 33 – via commons

La Nebulosa Testa di Cavallo, così chiamata poichè la sua parte più scura sembra disegnare la testa di questo animale.
Purtroppo questa splendida nebulosa non è visibile ad occhio nudo.

Mito

I miti legati a Orione sono diversi. In particolare andremo a raccontare la storia di Orione, il più grande cacciatore dell’antichità, e di Diana, dea della caccia, nonché saltuariamente sua compagna nelle battute.
Diana, però, segretamente innamorata del cacciatore, iniziò a trascurare i suoi doveri divini, così quando il fratello Apollo, il dio del Sole, si accorse di ciò, decise di uccidere Orione.
Mentre quest’ultimo stava nuotando in mare lontano dalla riva, Apollo lo illuminò con un brillante raggio di luce e sfidò Diana a colpire con le sue frecce quel distante punto luminoso.
Diana, che non sapeva dell’inganno, accettò la sfida e colpì Orione con una delle sue frecce uccidendolo.
Quando più tardi ne ritrovò il corpo, lo caricò sul suo carro celeste, volò in cielo e qui lo fissò con stelle brillanti; ai suoi piedi pose i suoi cani da caccia favoriti, il Cane Maggiore ed il Cane Minore.
Il mito legato, invece, alla sfida con il Toro, suggeriva che il cacciatore era stato ritratto nel tentativo di insidiare le sette sorelle delle Pleiadi, con il Toro posto in loro difesa.

Ascensione retta centrale: 5 hrs, 30 min

Declinazione centrale: 0°

Visibile in: emisfero

Stagioni: ,

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